Sasseta, è una frazione del Comune di Vernio (Provincia di Prato) situata fra i 430 e i 500 metri di altitudine a ridosso dello spartiacque appenninico Tirreno-Adriatico. Si snoda lungo la S.R. 325 che collega Prato e Bologna a mezza costa del Poggio di Mezzana (m 892 s.l.m). La località offre belle vedute sui monti circostanti (domina a occidente la Torre di Luciana) e soprattutto, a sud, sulla valle del Bisenzio, fino all’aguzzo sprone del monte Le Coste o Spazzavento. La sua felice collocazione lungo la media valle del Fiumenta, nel cuore del Comune, offre la possibilità di comode escursioni verso le altre frazioni: numerosi sono i sentieri che si possono percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike alla scoperta di incantevoli paesaggi.
Ricordata fin dal 1136 Sasseta fece parte del longevo Feudo di Vernio di cui fu una delle nove comunità corrispondenti ad altrettante parrocchie. Nel 1556 i Conti Bardi vi fecero costruire il chiesino dedicato alla Madonna della Neve (che ancora oggi viene festeggiata) dal curioso campanile in cotto a spina di pesce.
Fu tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento che il paese ebbe la sua massima espansione grazie alla realizzazione della carrozzabile S.Quirico-Montepiano prima e alla costruzione della Grande Galleria della Direttissima poi. Durante la seconda Guerra Mondiale subì il passaggio del fronte tedesco: come molti altri paesi dell'Appennino tosco-emiliano Sasseta fu attraversata dalla Linea Gotica che fu l'ultimo baluardo della difesa tedesca in Italia. Il fronte vi stanziò per diversi mesi portando gravi distruzioni ed enormi disagi ma gli abitanti dettero prova di grande coraggio e fierezza, partecipando attivamente alla Resistenza e militando nelle formazioni partigiane. Negli anni Cinquanta la crisi dell'agricoltura ed il crollo del sistema mezzadrile portarono ad uno spopolamento del paese: molti degli abitanti emigrarono verso la città per andare a lavorare nell'industria tessile, in quel momento in grande espansione.